Boiserie in stile cosmopolita
Boiserie in stile cosmopolita: l’elemento che ti aiuta a decorare e a plasmare lo spazio della casa
Nell’immaginario collettivo la boiserie viene spesso associata a dimore storiche, a stanze di rappresentanza in cui sia necessario inserire un elemento decorativo dal forte impatto scenico, e, in generale, ad ambienti classici dominati da lusso, sfarzo ed eleganza.
Se pensiamo a contesti di questo tipo immaginiamo pareti rivestite con pannelli di legno o di gesso finemente intarsiati e decorati, capaci già da soli di arredare una stanza e creare un punto focale di ineguagliabile classe.
Eppure la boiserie è tutt’altro che inquadrabile: piuttosto, è un elemento d’arredo eclettico, sorprendente e declinabile in tante variazioni stilistiche.
Si adatta a qualsiasi contesto architettonico e stile d’arredamento.
Non solo il classico, ma anche lo stile country, shabby-chic, moderno, mediterraneo.
Inoltre, nel corso del tempo la boiserie ha saputo reinventarsi sia sotto il profilo del design che della funzionalità.
Oggi si è arrivati ad un superamento della funzione decorativa tout court per porsi come soluzione architettonica vera e propria.
Ripercorriamo la storia della boiserie dalle sue (medievali) origini alle interpretazioni più moderne che la vedono come elemento decorativo e funzionale, perfettamente integrato alla struttura architettonica della casa.
L’affascinante storia della boiserie
Le ipotesi più accreditate sulle origini della boiserie hanno a che fare con le fredde e austere murature dei castelli e palazzi medioevali.
Le grandi dimore dell’epoca, infatti, spiccavano per lusso ed eleganza ma erano piuttosto carenti dal punto di vista “energetico”.
Soprattutto nelle zone europee più fredde, i soffitti altissimi disperdevano il poco calore sprigionato dai camini, e, sia le pareti che i pavimenti erano così freddi da rendere gli ambienti umidi e poco vivibili.
È da queste premesse che nacque la boiserie, una struttura che permetteva di rivestire con dei pannelli di legno le pareti e i soffitti degli ambienti per trattenere il calore e rendere l’atmosfera più calda e confortevole.
Con la sua rapida e trasversale diffusione, la boiserie ha accostato all’originaria funzione termoisolante nuovi e sorprendenti significati.
Alcuni legati alla decorazione e alla valorizzazione estetica delle pareti, altri intrecciati alla definizione stessa dei ceti sociali.
Basti pensare che a Parigi la boiserie era considerata un simbolo di lusso e potenza.
Le dimore più importanti, di ceto sociale elevato, si caratterizzavano proprio per la presenza di strutture portanti in legno decorate e/o intagliate.
Le case di ceto sociale basso o medio basso prevedevano invece dei semplici pilastri e travi in legno crudo.
Evoluzione della boiserie: dall’ambito classico al Cosmopolitan Style
La boiserie, come altri arredi ed elementi architettonici, ha seguito le evoluzioni dei gusti e dello stile dei tempi.
In epoca barocca, ad esempio, si usava rivestire le pareti con boiserie decorate con riccioli e volute, con largo uso di giustapposizione e sovrapposizione dei pannelli di legno.
In questo periodo la boiserie veniva destinata soprattutto ai grandi saloni di rappresentanza, dove si poteva fare sfoggio della propria ricchezza anche attraverso l’opulenza dei materiali e delle decorazioni.
Tra fine Seicento e inizio Settecento gli architetti francesi virarono verso un altro tipo di progettazione.
Da elemento di divisione e frazionamento, la boiserie divenne espediente per dilatare lo spazio e la luce.
L’idea era quella di rivestire ampie porzioni di pareti in modo continuo, senza interruzioni né sovrapposizioni.
Si rivelarono particolarmente adatte allo scopo le boiserie bianche con intagli dorati, decorazioni e bassorilievi, ma anche i rivestimenti con estese superfici di specchi.
La boiserie di oggi, pur conservando la tipica allure di decorazione di pregio, non è più legata esclusivamente ad un arredamento classico ed elegante.
Spazia verso confini stilistici sempre più allargati e contaminati.
Guai però a considerare l’evoluzione della boiserie solo sul piano estetico.
Il cambiamento rispetto ai pannelli delle origini è funzionale ancor prima che stilistico.
La funzione decorativa della boiserie rimane, ma si integra con quella progettuale.
Svincolata dall’esclusività degli stili barocchi e classicheggianti, la boiserie cosmopolita diventa qualcosa di più di una semplice decorazione murale.
Anziché limitarsi a rivestire la parete lineare, la boiserie Cosmopolitan Style ingloba le nicchie, le rientranze, le porzioni tra un pilastro e l’altro e qualsiasi altro elemento architettonico che “spezza” la continuità del perimetro.
È evidente che una boiserie progettata in questo modo esula dal solo compito di connotare lo stile dell’ambiente.
La sua funzione è anche quella di ottimizzare spazi che altrimenti sarebbero rimasti inutilizzati, dandogli un senso ben preciso.
Dietro il rivestimento in legno può celarsi ad esempio un armadio, una scaffalatura, un locale tecnico, una porta.
La boiserie in legno può nascondere contenitori, elementi riscaldanti, condizionatori d’aria, e dare al progettista un’ampia gamma di soluzioni per creare ambienti organizzati, sfruttati al millimetro e cuciti su misura delle esigenze dei clienti.
Anche la varietà dei materiali viaggia in direzione della personalizzazione.
Alla classica boiserie in legno, oggi si sono aggiunti i pannelli in metallo.
Verniciati o trattati in infinite varianti stilistiche e cromatiche, le boiserie integrate con l’illuminazione e con i dispositivi tecnologici più evoluti, nonché i rivestimenti che alternano il legno a superfici riflettenti, trasparenti o specchiate per conferire maggiore luminosità ad ambienti piccoli e bui.
In sostanza, lo stile cosmopolita reinterpreta il concetto della boiserie in ambito contemporaneo per ottenere una soluzione architettonica in grado di coniugare l’armonia estetica dell’ambiente con gli elementi funzionali, che, proprio grazie al rivestimento in legno, sono nascosti alla vista ma sempre pratici e a portata di mano.
